Fumata bianca: Habemus elenco.
L’Autorità Garante Privacy ha recentemente reso nota la programmazione delle ispezioni per il secondo semestre del 2021.
Ogni sei mesi infatti il Garante Privacy pubblica la pianificazione, definendo gli ambiti e le aree in cui effettuerà le proprie ispezioni.
Approssimativamente sono circa 60 le ispezioni che si effettuano in metà anno, utili all’elaborazione di attente valutazioni e necessarie come verifica del rispetto e dell’applicazione del Regolamento Generale Europeo.
L’importanza delle ispezioni del Garante
Qualche articolo fa ci siamo presi il lusso di paragonare l’ispezione a un’interrogazione a sorpresa per lo “scompenso” che queste provocano in chi le subisce.
In realtà l’elenco diramato ogni sei mesi riguardante la pianificazione di attività investigative funge per le aziende e le amministrazioni come preavviso.
A dirla tutta, così come lo studente dovrebbe studiare in maniera costante senza il bisogno di verifiche orali e scritte, anche i soggetti dovrebbero rispettare il GDPR per ottenere benefici, senza aspettare l’ispezione.
La scelta dei titolari su cui investigare risulta riservata, ma storicamente l’Autorità Garante rende omogenea la propria attività, distribuendo le ispezioni in maniera equa su tutto il territorio e indagando su soggetti di ogni levatura e complessità.
Come nasce l’attività ispettiva dell’Autorità Garante
Stefano Rodotà, primo presidente dell’Autorità Garante, stipulò un accordo con la Guardia di Finanza non appena si rese conto dell’importanza di un’attività ispettiva efficace.
Sotto l’occhio vigile dell’Autorità Garante, ufficiali e sottufficiali della Guardia di Finanza vengono formati per svolgere le ispezioni ordinarie pianificate dal Garante ed effettuare interventi straordinari a fronte di specifiche situazioni di rischio afferenti al trattamento di dati personali.
La pianificazione del secondo semestre 2021:
Nella delibera dello scorso 22 luglio il Garante ha indicato le 8 aree di futura ispezione:
- Trattamenti di dati biometrici per il riconoscimento facciale anche mediante sistemi di videosorveglianza;
- Trattamenti di dati personali nel settore della c.d. “videosorveglianza domestica” e nel settore dei sistemi audio/video applicati ai giochi (c.d. giocattoli connessi);
- Trattamenti di dati personali effettuati dai c.d. “data broker”;
- Trattamenti di dati personali effettuati da società per attività di marketing e profilazione;
- Trattamento di dati personali effettuati da società private in tema di banche dati reputazionali;
- Trattamento di dati relativi alla salute effettuati da Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico (IRCCS), sia pubblici sia privati;
- Trattamenti di dati personali effettuati da società rientranti nel settore del cd. “Food Delivery”;
- Data Breach