Habemus vincitore del contest “Informative privacy più chiare grazie alle icone: è possibile” lanciato lo scorso marzo da parte del Garante rivolto a sviluppatori, esperti, addetti ai lavori, designer, studenti universitari, designer, avvocati e tutti gli interessati della materia.
Lo scopo del Garante era coinvolgere più soggetti possibile nell’uso del legal design tramite simboli e icone per rendere più accessibili, chiare e comprensibili le informative privacy.
Ve ne avevamo parlato lo scorso marzo tramite un post che presentava questo innovativo contest voluto dal Garante, dopo il successo dell’Hack the dock di dicembre.
Come sono state valutate le proposte ricevute
A decretare il successo come al solito non è il podio stilato dal Gruppo di valutazione istituito dall’Autorità, bensì la quantità (ben 59) e soprattutto la qualità delle proposte prevenute negli uffici del Garante.
Va ricordato che le metriche valutate dalla giuria in fase di premiazione non riguardano l’estetica, bensì la completezza e la conformità al contenuto delle norme.
La classifica è stata stilata in base a questi criteri:
- Concept (efficacia e sinteticità);
- Visual (grafica, leggibilità e chiarezza)
- Originalità;
- Inclusività (uguaglianza di genere)
I soggetti vincitori del contest “Informative privacy più chiare grazie alle icone”
Considerate le notevoli somiglianze tra i primi 4 progetti classificati, la giuria deve aver avuto molta difficoltà nel decretare i vincitori.
Ne è la prova, la medaglia d’oro condivisa dalla società piemontese Athlantic SRL e dalla studentessa di Design all’Università di Perugia Sara Vagni.
A testimoniare il respiro e la portata internazionale di questo contest, la provenienza olandese del terzo progetto classificato firmato dal Maastricht European Centre on Privacy and Cybersecurity – ECPC, mentre torna a parlare italiano la medaglia d’argento aggiudicata dall’Osservatorio 679.
I progetti i vincitori del contest “Informative privacy più chiare grazie alle icone”
Sul sito del Garante, oltre all’esito del contest, è possibile accedere anche ai 4 progetti vincitori:
- Il progetto firmato Athlantic SRL;
- Il progetto di Sara Vagni;
- Il progetto a cura dell’Osservatorio 679;
- Il progetto presentato dal Maastricht European Centre on Privacy and Cybersecurity – ECPC.
Si possono utilizzare questi progetti?
E’ bene sapere che l’utilizzo e la diffusione delle informative vincitrici sono soggetti alle condizioni della licenza CC BY 4.0.
Questa licenza prevede la possibilità di riprodurre, distribuire, comunicare o esporre al pubblico, rappresentare, eseguire e recitare questo materiale con qualsiasi mezzo e formato, oltre a remixare, trasformare il materiale e basarti su di esso per le tue opere per qualsiasi fine, anche commerciale.
Occorre però riconoscere una menzione di paternità adeguata, fornire un link alla licenza e indicare se sono state effettuate delle modifiche. Inoltre non si possono applicare termini legali o misure tecnologiche che impongano ad altri soggetti dei vincoli giuridici su quanto la licenza consente loro di fare.
Il progetto di Antonio Ravenna
A testimoniare la rigidità e la correttezza della giuria nel rispettare le metriche indicate dal Garante per la corretta valutazione dei progetti, l’estromissione dal concorso del progetto di Antonio Ravenna che però ha ricevuto una menzione speciale sul sito del Garante.
L’avvocato esperto di legal design, in collaborazione con LT42 - The Legal Tech Company, nel suo progetto non ha utilizzato le icone come da regolamento, ma è riuscito a semplificare graficamente le informative in maniera originale ed efficace.