Un’indagine a larga scala
Un mese di verifiche a tappeto, in Italia e nel resto d'Europa. Un’indagine internazionale per verificare il grado di applicazione del GDPR.
Si tratta del Privacy Sweep 2018, un'azione ad ampio raggio, promossa dal Global Privacy Enforcment Network, la rete internazionale, composta al momento da 60 autorità di tutto il mondo, che ha il compito di rafforzare la cooperazione in materia di privacy tra i singoli stati.
In particolare modo l'indagine, iniziata da pochi giorni, per la precisione il 20 settembre, si focalizzerà sull'accountability, uno dei principi cardine del nuovo regolamento europeo.
Saranno quindi prese in esame tutte le misure adottata dai titolari e dai responsabili del trattamento dati, “per garantire e dimostrare” il rispetto delle nuove norme, nonché degli standard fissati dall’Unione Europea sulla delicata materia della data protection.
In Italia, come ha comunicato il Garante privacy in una nota, l'azione investigativa si concentrerà sulle Regioni e le Province autonome, comprese le società da esse controllate che effettuano rilevanti trattamenti di dati personali per lo svolgimento di compiti di interesse pubblico.
Il principio di accountability
L'accountability, come abbiamo già accennato, rappresenta la più grande novità del GDPR. Ha il merito di aver introdotto, rispetto al sistema precedente, un approccio nuovo alla gestione dei dati, definito come based risk, approccio basato sul rischio.
Al titolare non è più richiesto un adempimento normativo standard e preconfezionato, ma un atteggiamento critico nei confronti di ogni singolo trattamento.
Quindi una valutazione sempre personalizzata, in grado di condurre, di volta in volta, all'individuazione degli strumenti più corretti e delle procedure più adeguate per la tutela dei dati personali.
Per approfondire questo tema, oggetto dell'indagine Privacy Sweep 2018, puoi cliccare qui.