Soggetto interessato: Chi è?
Forse lo siamo tutti. Anzi, rettifichiamo, eliminiamo il forse, abbattiamolo. Perché al momento ciascuno di noi (eremiti esclusi) ha almeno un trattamento che gli "pende" sulla testa. È una condizione imprescindibile dell’era dei Big Data, un fenomeno a cui è difficile sottrarsi.
I nostri dati sono in costante migrazione. Circolano, viaggiano da database a database, d’azienda in azienda. Una situazione complessa e delicata che rende necessario un atto di consapevolezza.
Individuare e sopratutto comprendere nel contenuto i diritti che Regolamento Europeo e normativa Italiana pongono a tutela dell’interessato che, ricordiamo, la normativa indica come ''la persona fisica a cui i dati personali trattati si riferiscono''.
I diritti dell'interessato: quali sono e quando vanno garantiti
Spesso ne viene dimenticata l'importanza e vengono indicati nelle informative in maniera generica e poco chiara ma il regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali si pone in questo contesto con indicazioni ben precise.
Uno dei principali diritti che emerge in capo all'interessato, leggendo il regolamento, è quello di essere informato; tale diritto è di portata generale e riguarda principalmente le comunicazioni da parte del titolare in diverse occasioni, ad esempio:
- All’interno dell’informativa privacy prima di procedere al trattamento. (art.13)
- In casi specifici a seguito di una violazione di dati personali. (art.34)
- Se viene esercitato il diritto di accesso previsto dall’art.15.
- Nel caso sia presente una decisione automatizzata spiegandone logica e conseguenze. (art.22)
In tutte queste situazioni il titolare del trattamento ha l'obbligo di rendere noto agli interessati le informazioni sul trattamento dei loro dati ma non solo: le informazioni dovranno essere fornite in modo chiaro, sintetico e capibile anche da chi non mastica l’argomento privacy, come dice il regolamento, intelligibile.
Ma oltre a questo diritto, riconosciuto implicitamente da più norme, ce ne sono altri che contribuiscono a costruire la tutela nei confronti dell’interessato in materia di protezione dei dati personali.
Vediamoli ad uno ad uno nel loro prezioso contenuto:
Diritto di accesso, articolo 15
Andrebbe sempre garantito, un interessato può chiedere al titolare se è in corso un trattamento che lo riguarda e nel caso gli verranno fornite tutte le informazioni sul trattamento in corso e una copia di tutti i dati in possesso del titolare.
Proprio tutti? Si, ad eccezione dei dati che ledono diritti e libertà altrui (cons. 63)
Facciamo l'esempio di un candidato che esercita il diritto di accesso verso l’agenzia di selezione. Oltre alle informazioni sul trattamento gli dovranno essere consegnati anche tutti i dati in possesso dall’agenzia. Ma che succede se gli viene consegnato il suo cv commentato dal selezionatore? In questa situazione rientriamo nell'ipotesi in cui la consegna dei commenti del selezionatore è in contrasto con il suo diritto ad esprimere un’opinione. Ecco che in questo caso troviamo un limite al diritto di accesso. Per rispettarlo saranno consegnati al candidato tutti i dati in possesso ad eccezione dei commenti del selezionatore.
Diritto di rettifica, articolo 16
Consiste nel dare la possibilità all’interessato di modificare i propri dati nel caso siano inesatti, è fondamentale quindi prevedere metodi che facilitino l’esercizio di questo diritto ed è compito del titolare informare l’interessato dell’avvenuta integrazione facendo in modo che tali modifiche non valgano solo per quelli in suo possesso, ma anche per quei dati che nel frattempo sono stati comunicati a terzi.
Diritto di cancellazione, articolo 17
Possibilità da parte dell’interessato di cancellare i propri dati in possesso del titolare quando, ad esempio, viene revocato il consenso al trattamento oppure raggiunta la finalità perseguita o quando risulta illecito.
Ovviamente, non sempre sarà possibile adempiere alla richiesta di cancellazione. Questo accade ad esempio quando i dati servono per adempiere ad un obbligo legale o sono necessari per la difesa di un diritto in sede giudiziaria.